Fine della lentezza

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Se il pensiero lento ha bisogno di stabilità e di durata, si fonda sulla continuità e sulla stratificazione dinamica di elementi concatenati nel tempo e legati da rapporti consequenziali, il pensiero rapido crea una dimensione temporale discreta, in senso matematico, o saltatoria, che tende a dissolvere sia la continuità retrospettiva costituita dalla memoria, sia quella proiettiva della progettazione del futuro. Il tempo rapido si compone di una serie di esplosioni isolate, è una costellazione di punti separati, ognuno con il proprio inizio, il proprio momentaneo svolgimento, la propria fine che non lascia tracce. È il tempo funzionale al consumo e ai suoi aspetti compulsivi, alimentati dalla necessità di rilanciare continuamente sul desiderio, di stimolare il godimento attraverso la quantità e la frequenza drogata degli impulsi.

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